La cuvée grande Sendrèè trae il suo nome da un appezzamento di terreno ridotto in cenere in seguito a un incendio che devastò la citta di Urville nel 1836. Fu proprio un errore di ortografia nel ricopiare i dati del catasto che ha trasformato cendrèè (incenerito) in sendrèè che oggi dona il nome alla Cuvèe.
La bottiglia riproduce un'antica bottiglia del XVIII secolo ritrovata in una cantina di Urville, e il remuage della Grande Sendrèè rosè è interamente effettuato a mano. Dall’uscita del millesimo 1999 è disponibile anche nel formato magnum.